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Comunità Pastorale San Biagio Codogno

 

Parrocchia di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata

Piazza XX Settembre - 26845 Codogno (LO) - Tel. 0377/32434

mail: sanbiagio.codogno@diocesi.lodi.it

 

Oratorio San Luigi

Via Cabrini, 15 - 26845 Codogno (LO)

mail. oratoriosanluigi@sanbiagiocodogno.it

 

Per segnalazioni sul sito

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Comunità pastorale San Biagio Codogno

Parrocchia San Biagio e della Beata Vergine Immacolata

Immacolata-Codogno-avvio Comunità Pastorale omelia di mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi

2025-12-09 18:39

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L’Immacolata esalta la grazia del RedentoreCari fratelli e sorelle, davanti all’Immacolata di Siro Zanelli (1680), lo stupore si fa preghiera e rendim

L’Immacolata esalta la grazia del Redentore 

Cari fratelli e sorelle, davanti all’Immacolata di Siro Zanelli (1680), lo stupore si fa preghiera e rendimento di grazie a Dio per aver preservato dal peccato originale, fin dal primo istante del concepimento, Colei che sarebbe diventata per opera dello Spirito Santo la Madre di Dio e dei figli e figlie scelti e amati mediante Gesù Cristo. Il privilegio riservato a Maria è promessa per noi. Tutto avvenne in previsione della morte del Figlio Unigenito, che è della stessa sostanza del Padre e si è fatto uomo (cfr primo concilio, a Nicea, nel 325). Il dottore dell’Immacolata, Giovanni Duns Scoto (1265-1308), francescano, armonizzò questa verità con l’universale redenzione di Cristo. Chiamato anche dottore sottile per l’acume teologico, argomentativo e dialettico, il beato Duns Scoto riprese dal primo teorico e difensore dell’Immacolata, Eadmero di Canterbury (+1124), discepolo di Sant’Anselmo, tre verbi per illuminare questo mistero: potuit, voluit, fecit. (Dio «potuit plane et voluit; si igitur voluit, fecit» in PL 159, 305). Dio, a cui nulla è impossibile (cfr Lc 1,27), poteva e perciò volle e fece il prodigio dell’Immacolata Concezione di Maria. Col consenso del popolo fedele sarebbe maturato questo convincimento, superando dispute e contrarietà, fino alla definizione dogmatica del 1854 col beato papa Pio IX. Una conferma luminosa sarebbe sopraggiunta quando la “Bianca Signora” a Lourdes, nel 1858, disse a santa Bernadette Subirous, di essere “l’Immacolata Concezione”. Maria fu salvata in modo eccellente, con redenzione preventiva, per essere degna dimora del Verbo Incarnato, Redentore del genere umano. 

 

L’intreccio con la città di Codogno

Ma è l’intreccio di questa verità con Codogno ad impressionare. Fin dall’inizio del 1500 la devozione popolare fu travolgente. La peste del 1630 indusse la Municipalità ad emettere un voto onde assicurarsi la protezione dell’Immacolata, unendola al patrono san Biagio quale titolare della Chiesa e della parrocchia. Sotto l’influsso spagnolo, le autorità pubbliche dichiararono festivo l’8 dicembre, anticipando la disposizione papale che avvenne solo nel 1708. Così la bella Immacolata di Codogno, col capo velato e le mani in preghiera, ci parla di Dio, volgendosi maternamente verso di noi per dirci la gravità del peccato e del male, richiamati dal drago, ma ancor più che il Figlio li avrebbe annientati con la potente grazia divina. Siamo partecipi della caduta originale, ma anche del proto-evangelo (Genesi), che san Paolo avrebbe descritto riferendo di “ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità…quali figli ed eredi predestinati ad essere lode della sua gloria”. E’ un’esplosione di verità per noi che pure “abbiamo sperato nel Cristo” (Efesini). 

 

La vera conversione giunge a confessione e comunione

Non manchi perciò la nostra risposta, condividendo il “rallegrati” evangelico perché il Signore è con noi. La vera gioia scaturisce, tuttavia, dalla conversione che giunge col pentimento alla confessione e alla comunione sacramentale, al distacco dal peccato e alla pratica delle opere di misericordia nell’affidamento alla chiesa. Lo ricorda il giubileo. Non una chiesa qualsiasi: quella unita al Successore di Pietro, per il quale preghiamo, affinché ci custodisca nel solco della vera fede orientata sul definitivo avvento quando il Giudice misericordioso e indulgente tornerà nella gloria. La risposta sta nel fare nostro il “sì” dell’Immacolata, che non elude il peccato e le sue conseguenze, esaltando però la sovrabbondante grazia che Dio accorda a quanti perseverano sui passi della fede quali pellegrini di speranza nella carità. Mai in solitudine ma nella comunione ecclesiale.

 

La comunità pastorale

Oggi ci rallegriamo per un frutto buono del Sinodo Diocesano XIV: la comunità pastorale, che riunisce a questa parrocchia quelle di san Giovanni Bosco, santa Francesca Cabrini e santa Maria Assunta alla Triulza. E’ la visione del Concilio Ecumenico Vaticano II, chiuso 60 anni fa, che si dilata, presentando la Chiesa come mistero di comunione in Cristo, Luce delle Genti. La comunità pastorale è un itinerario irreversibile per l’intera diocesi. Non prevede accorpamento o soppressione alcuna, nessuna “omologazione o dissoluzione delle comunità più piccole” ma avvicinamento tra parrocchie onde “preservarne e valorizzarne l’unicità” (cfr LS 170), moltiplicando però le risorse a bene della comunità ecclesiale e civile. Ringrazio di cuore quanti hanno preparato questo giorno: il parroco, mons. Gabriele Bernardelli, teorico sinodale di questa novità. Il predecessore mons. Iginio Passerini, che ha fatto camminare insieme le parrocchie cittadine, i sacerdoti ad uno ad uno, con laici e laiche dediti alla vita ecclesiale. La comunità pastorale è dedicata a san Biagio ma tutti i santi patroni con san Bassiano veglieranno sul cammino comune al seguito dell’Immacolata Assunta al cielo. Cinque anni orsono eravamo nella tempesta pandemica. Non dimentichiamo la nostra fragilità ma confidiamo in Colui che cambia il lutto in gioia, consolando e liberando dal dolore. Gioiranno i giovani e i vecchi, disse il profeta (cfr Ger 31,13). Aggiungiamo ricchi e poveri, malati e sani, credenti e non. Codogno si rallegri sempre, con tutti, ma sia solidale e nessuno escluda dal bene comune. Si rallegri insieme alla sua Patrona, la Vergine Santa e Immacolata. Amen.