Nato a Pizzighettone il 9 marzo 1845 ed ivi battezzato nella chiesa parrocchiale di San Bassiano, Vicenzo era il penultimo dei dieci figli di Baldassarre Grossi e Maddalena Cappellini, da cui imparò la mitezza e la laboriosità, unite a un sincero amore per Dio.
Trascorse l’infanzia aiutando nel mulino dei genitori ed iniziando a coltivare, nella preghiera, il desiderio di raggiungere il fratello Giuseppe, già in Seminario.
Nel 1856, ricevuta la Prima Comunione, manifestò al suo parroco, don Giuseppe Favenza, e ai genitori la propria vocazione sacerdotale.
I familiari non potevano permettersi le spese per entrambi i figli. Così, tra un sacco di farina e l’altro, Vincenzo studiava sotto la guida del parroco, le materie del ginnasio.
A diciannove anni, superati gli esami del ginnasio, Vincenzo accede al Seminario di Cremona.
I suoi formatori notarono subito l’impegno e la dedizione in Seminario, ma anche fuori: quando tornava a Pizzighettone, infatti, radunava attorno a sé i bambini e i ragazzi per istruirli e farli giocare.