Chiesa della Trinità in Codogno (via Vittorio Emanuele)


 

La Chiesa della Trinità sorge in Via Vittorio Emanuele in Codogno.

Il culto della Santissima Trinità, già nel XVI sec. mirava ad affermarsi nella nostra città con personalità propria. Giovanni Antonio Cipello versava lire cento per la costruzione della chiesa alla St. Trinità (22 novembre 1562) e- dice una nota dell’archivio parrocchiale – “questa è la memoria più antica sulla medesima”.

La sua edificazione ebbe inizio nel 1608 nel luogo in cui insisteva l’Oratorio di San Rocco, per opera della nascente Confraternita di S. Rocco, poi rinominata della Santissima Trinità.Antistante il tempio vi è una piazzetta lastricata, delimitata da undici colonnette di granito.

La facciata a due ordini è evidenziata da doppie lesene con nicchie, cornicioni e timpani triangolari che richiamano moduli architettonici compositivi della Chiesa Parrocchiale di San Biagio di oltre un secolo precedente (1491), avente un impianto di maggiore raffinatezza rinascimentale.Il campanile fu eretto nel 1616 e completato nel 1739 dal maestro di muro codognese Gian Maria Sartore con una cupola slanciata a piramide.

L’interno della chiesa si presenta a tre navate.

Quella centrale, molto spaziosa, conduce all'altare maggiore dovizioso di marmi policromi.

Le navate laterali convergono su due altari settecenteschi, in legno, stucco, gesso e ricchi di raffigurazioni.

L’altare della navata sinistra è consacrato all’ Addolorata, sotto il cui piano vi è un ligneo Cristo morto.

L’ altare della navata di destra è dedicato a Santa Teresa.

Nell’ampia abside è ospitato il coro ligneo settecentesco. 

Il fondale dell’abside è dominato da un grande quadro raffigurante la “Santissima trinità con Sant’Agostino, Sant’ Atanasio e confratelli”, dipinto di scuola seicentesca cremonese operante nella cerchia di Andrea Mainardi, detto “Il Chiaveghino” (1550). 

Alla parete sinistra vi è un “San Biagio in gloria” del pittore seicentesco Biella, opera che un tempo si trovava nella Parrocchia di San Biagio.

Un altro quadro di interesse è rappresentato da un “San Bassiano benedicente” visibile sulla parete della navata destra, attribuito alla bottega dei Piazza.

Dipinti seicenteschi minori, ma pur degni di attenzione, sono quelli posti sopra la parete del portale d’ingresso che ritraggono “L’ Annunciazione”, “Cristo con un Apostolo” e “Irene che cura le ferite di San Sebastiano”. Fra le sculture, si segnalano le statue lignee de “L’addolorata”, di “San Rocco”, di “Cristo morto”, di Santa Lucia “e della Croce della Confraternita.