Le religiose


Istituto figlie dell'Oratorio suore Tondini

L'istituto venne fondato nel 1885 a Pizzighettone da Vincenzo Grossi (1845-1917) e si consolidò sotto la  guida di  Madre Ledovina Maria Scaglioni (1875-1961) considerata cofondatrice.

Il fondatore, beatificato da papa Paolo VI nel 1975 e canonizzato da papa Francesco il 18 ottobre 2015, diede alle sue religiose il nome di Figlie dell'Oratorio perché l’oratorio  doveva essere il loro campo d'azione preferenziale e pose l'istituto sotto la protezione di san Filippo Neri e nel solco della sua spiritualità fondata nella  semplicità, nell'umiltà e nella gioia e dal pieno abbandono alla sua divina volontà.

L'opera del Grossi nel 1889 venne trasferita in diocesi di Lodi, sotto la protezione del vescovo Giovanni Battista Rota. La Congregazione ottenne il pontificio decreto di lode il 20 maggio del 1915; venne approvata definitivamente dalla Santa Sede il 29 aprile 1926.

La sede generalizia è a Lodi.

Le Figlie dell’Oratorio, religiose di diritto pontificio, si propongono di vivere la sequela del Signore Gesù, nella Chiesa, secondo il carisma donato loro dal beato Vincenzo, e in virtù della grazia battesimale, ricercano la conformazione ai sentimenti del Cuore di Cristo per essere testimoni gioiose dell’amore di Dio, in modo particolare servendo le giovani generazioni e collaborando in modo una attivo e discreto  con i sacerdoti nell'apostolato parrocchiale.

Attualmente le Figlie dell’Oratorio vivono e operano in 21 comunità e sono presenti in Italia, Argentina ed Ecuador. In Italia le comunità si trovano in Lombardia, Emilia, Toscana, Lazio, Basilicata, Calabria e Sicilia. 

Con l’ausilio di personale laico e di collaboratori, le Figlie dell’Oratorio esprimono la missione ricevuta attraverso le scuole dell’infanzia, la scuola primaria, le opere di accoglienza per giovani studentesse e lavoratrici, il doposcuola, la catechesi, le proposte di formazione umana e spirituale, la pastorale giovanile e l’animazione oratoriana.

 
 

Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù di Santa Francesca Saverio Cabrini

L’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore, continuando nello spirito di Francesca Cabrini, hanno ampliato, durante questi anni, il loro raggio di azione in altri Paesi, attualizzando la missione, inserendola in altri contesti, al servizio della vita, per la promozione della donna, per i diritti umani, nel-l’educazione, nell’assistenza sanitaria, nella pastorale per gli emigranti, nella missione inserita in contesti popolari e rurali, in Africa, nelle Isole Filippine, in Australia, in Russia, negli Stati Uniti, in Brasile, in Argentina, in Nicaragua, in Guatemala, in Messico, in Spagna, Inghilterra, Portogallo e in Italia.

Ogni sei anni l’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore, valuta e rinnova la propria missione, in una Assemblea internazionale chiamata: "Capitolo Generale" in esso convergono Suore e laici Cabriniani delegati da ogni missione e progettano l’azione missionaria dell’immediato futuro.

Nell'ultimo Capitolo del 2008, è stato tracciato un percorso espresso nella Nuova Visione Missionaria Il grido dei poveri ed esclusi, la sofferenza dei bambini abbandonati e degli anziani a rischio, la disgregazione della famiglia e il disorientamento dei giovani, la tragedia di tanti fratelli e sorelle emigranti e rifugiati, lo sfruttamento delle donne e il traffico di esseri umani, urge e provoca la Famiglia Cabriniana.

Suore e Laici, sono chiamati, oggi, a re-immaginare la carità, per rispondere "ardentemente e velocemente" a questi gridi, occupando nuovi spazi di inserimento missionario, laddove la vita è più minacciata. 

Allo stesso tempo, avvertono la forza e il sostegno che ricevono dalla speranza dei poveri e dai sogni dei giovani che lottano per il loro futuro.

La Famiglia Cabriniana, con l’audacia missionaria e la forza del Carisma Cabriniano, accetta la sfida della multiculturalità, nella comunione e condivisione internazionale.

Essa desidera testimoniare l’Amore e la Compassione del Cuore di Gesù. Si impegna, al servizio di un progetto comune che coinvolga missioni ed opere in azioni concrete, in un discernimento costante delle risorse umane ed economiche, per essere segno di speranza e profezia del Regno di Dio, oggi.