Per una
“cultura della vita”
“La morte non è mai una soluzione”. Il messaggio della CEI per la Giornata
per la Vita 2023 potrebbe sembrare tetro. In realtà, dietro la giusta scomodità
che genera la riflessione su questi temi, il contenuto è molto più luminoso di
quanto non si possa pensare. Non è banale infatti ricordare che la Giornata è
stata voluta dai Vescovi per dare un annuncio di forte speranza a fronte della
cultura dello scarto che, con l’approvazione della normativa sull’aborto,
entrava legalmente nella società italiana.
Nel promuovere una “cultura di vita”, i vescovi fanno riferimento a tre
categorie di persone, le più indifese nella società attuale: la donna con suo
figlio in grembo, in primis, il malato o l’anziano che affrontano difficoltà
legate alla malattia, i migranti che scappano dalla guerra. Per tutti loro,
dice il messaggio, spesso prevalgono le scorciatoie, veloci e apparentemente
semplici, che portano a “risolvere” le difficoltà eliminando le persone
concepite, malate, sofferenti, in fuga dalla guerra, dalla fame o dalla
miseria. Scelte talvolta generate da ideologie e interessi economici che
spingono a trovare la soluzione nella morte dei più piccoli, dei fragili, degli
indifesi. Quando il figlio è nel grembo della mamma l’opzione morte –
programmata, organizzata, offerta dalla comunità ̶ è particolarmente drammatica perché colpisce la sorgente di ogni prossimità, il fulcro e il modello di ogni accoglienza.
Scegliere la morte, dicono i Vescovi, non è mai una soluzione ma è una “trappola”:
c’è un risvolto amaro, perché le conseguenze e i contraccolpi di questa
“soluzione” non liberano il cuore dell’uomo ma lo opprimono. Non è una
soluzione, perché esistiamo per vivere e gustarla questa vita; per sostenerci
nel buio, per prenderci responsabilmente cura gli uni degli altri, per rendere
ricca la relazione centrandola reciprocità nell’amore. È questa la cifra
dell’umano.
Infatti, ci ricordano i vescovi, il senso della vita va oltre la fragilità,
le minacce e le fatiche, anche quando queste sembrino “insuperabili e il peso
insopportabile”. Dovremmo dunque impegnarci per ritrovare quella “fiducia nella
vita e nella sua bontà che spinge a far scorgere possibilità e valori in ogni
condizione”. Andare in profondità e ritrovare il significato autentico della
parola “libertà” – è libertà quella di una donna che non può portare avanti la
gravidanza perché sente di non avere alternative? – e impegnarci, con lo
slancio che sempre caratterizza il popolo per la vita, a “promuovere azioni
concrete a difesa della vita”.
S.
Biagio: non esiste una fede comoda
All'epoca di s. Biagio le persecuzioni erano terminate da poco e in tutto l’impero romano
del tempo era in vigore la tolleranza verso il cristianesimo ormai libero di
diffondersi e di agire, dopo l’editto dell’imperatore Costantino, sottoscritto
nel 313 a Milano, insieme all'altro augusto d’oriente Licinio.
Eppure s. Biagio
muore martire nel 316 perseguitato proprio da Licinio. Il nostro santo ha
conosciuto la forma violenta della persecuzione, per mano di un imperatore che
aveva firmato il decreto sulla libertà della Chiesa. Anche una volta cessate le
persecuzioni violente, i cristiani dei decenni successivi hanno la netta
consapevolezza che la fede è sempre esposta alla prova. E la prova può avere sì
il volto della violenza, ma anche quello della lusinga e della insidia subdola
di chi ti conquista con i bei modi e ti sottomette, ti seduce senza alcuna
oppressione.
Occorre vigilanza e spirito di discernimento perché non esiste
soltanto l’ostacolo violento della persecuzione, come in alcune stagioni della
Chiesa o in alcune parti del mondo anche oggi. Esiste purtroppo anche l’insidia
subdola alla fede da parte di chi ti inganna ricolmandoti di favori per avere
il tuo consenso.
Pochi
decenni dopo, in assenza di persecuzioni
violente, s. Ilario vescovo di Poitiers in Francia, scrive rivolgendosi all'imperatore Costanzo II, cristiano ma di parte ariana, che lo teneva in
esilio nella attuale Turchia.
Ilario
apostrofa come “anticristo” l’imperatore, emblema di questo metodo di
persecuzione blanda, smascherandone le vere intenzioni: “Ora invece noi combattiamo contro
un persecutore ingannevole, un nemico che lusinga, ... l’anticristo: egli non
percuote il dorso ma accarezza il ventre, non ci confisca i beni facendoci così
ottenere la vera vita, ma ci arricchisce e così ci procura la morte, non ci
mette in carcere dandoci così la vera libertà ma ci riempie di titoli onorifici
nella sua reggia rendendoci così schiavi, non spossa i nostri fianchi ma si
impadronisce del cuore, non taglia la testa con la spada ma uccide l’anima con
l’oro, non minaccia di mandare al rogo in pubblico, ma manda all'inferno in
privato. Non entra in conflitto per difendersi, ma lusinga per dominare,
confessa il Cristo per rinnegarlo, favorisce l’unità per impedire la pace,
reprime le eresie per sopprimere i cristiani, carica di onori i sacerdoti
perché non ci siano più vescovi, costruisce le chiese per distruggere la fede.
Ti porta in giro a parole, con la bocca, ma fa di tutto perché non si creda che
tu sei Dio, come il Padre”.
Il martirio di s. Biagio ci ammonisce che la fede è
sempre insidiata, con le buone o con le cattive: non esiste una fede comoda.
Don Iginio
LA SETTIMANA IN PARROCCHIA
Mons R. Fisichella a Codogno per S.
Biagio
Venerdì
3 febbraio S. E. Mons. Rino Fisichella presiederà alle 10,30 il
Pontificale della solennità di S. Biagio e festeggeremo in questa occasione il
25° anniversario della sua ordinazione episcopale e la sua nomina recente a Pro
Prefetto del Dicastero vaticano per l’Evangelizzazione. Questo incarico a
diretta collaborazione con Papa Francesco onora la nostra comunità e la nostra
città, che egli sempre ricorda, e gli vogliamo esprimere in questa circostanza
il nostro affetto, accompagnato dalla protezione del nostro e suo santo
Patrono.
Programma
settimana
Venerdì
3 febbraio solennità di SAN BIAGIO Patrono della città di Codogno
* S. Messe in chiesa
parrocchiale con benedizione della gola:
ore 8,30; ore 10,30
(S. Messa pontificale); ore 18,00 (ore 17,30: II vespri di san Biagio)* ore 18,30 in Oratorio:
catechesi per II-III media
* ore 21,00 presso Oratorio di S. Cabrini: incontro online
catechisti. Tema: Iniziazione
cristiana. Tradizione e prospettive. Relatore Mons. Valentino Bulgarelli,
Direttore Ufficio Catechistico Nazionale.
Sabato 4 febbraio
Movimento Terza Età – ore 12,15 presso Suore
Cabrini: pranzo di amicizia in occasione della festa patronale
Domenica
5 febbraio Giornata nazionale per la Vita
Raccolta per “Famiglie in rete”
In mattinata banchetto alle porte della chiesa a
favore del Centro Aiuto alla Vita
*
ore 9,45 S. Messa ai Frati e catechesi ragazzi
*
ore 18,00 S. Messa con benedizione future mamme
Martedì 8 febbraio
* ore 18,45 presentazione scheda GAP a animatori
Giovedì 9 febbraio
*
ore 21,00 in Oratorio: incontro per genitori ragazzi iniziazione cristiana con
dott. Aceti
*
ore 21,00 Inizio corso fidanzati febbraio – marzo
Venerdì 10 febbraio
*
ore 18,30 catechesi II-III media
Sabato 11 febbraio Giornata
Mondiale del Malato
* ore 10,00 al don Bosco:
incontro Ministranti
* ore 15,00 celebrazione
della Giornata nella memoria della Madonna di Lourdes – S. Messa animata da Unitalsi
* ore 18,30: incontro professione di fede 14enni
* ore 18,50 incontro di preghiera Un ponte verso il cielo
Domenica 12 febbraio
*
ore 9,45 S. Messa ai Frati e catechesi ragazzi
* ore 18,30 incontro professione di fede 18enni
per IV e V superiore
CALENDARIO LITURGICO SETTIMANALE
03
VENERDÌ – Solennità S. Biagio, vescovo
e martire, Patrono della città – Ufficiatura Propria – Tutte le celebrazioni
verranno offerte per la comunità – Primo venerdì del mese
Ore 8,30
Parrocchia
– Ore 10,30
Parrocchia
Pontificale
– 16,30 Santuario – Ore
17,30 secondi Vespri – Ore 18
Parrocchia
04
SABATO, mem. S. Maria in sabato
Ore 9
Parrocchia
legato def. Rocca Maria
e fam. – S. Messe festive della vigilia – Ore 16,30 Santuario – Ore 18
Parrocchia
ORE
17-18 TEMPO per le S. CONFESSIONI
05
DOMENICA – Va Settimana del
Tempo Ordinario –
Liturgia delle Ore: Salmodia Ia settimana – 45a Giornata nazionale per la
vita
Ore 7
Parrocchia
def. Roberto – Ore 8,30 def. don
Pierluigi e fam. (radiotrasmessa) – Ore
9,45 Chiesa dei Frati – Ore 10
Parrocchia
(trasmessa in streaming e radio) – Ore 11,15
Parrocchia
per TUTTA
LA COMUNITÀ (radiotrasmessa) – Ore
16,30 Santuario – Ore 17.30
Parrocchia
S. Rosario (radiotrasmesso) – Ore 18
Parrocchia
def. Raffagli Pinuccia
06
LUNEDÌ, mem. S. Paolo Miki, presbitero e Compagni, martiri
Ore 9
Parrocchia
. Gina Dragoni e Ermanno – Ore 16,30
Santuario def. maresciallo Ghessa Giovanni e Fabio – Ore 18 Cappella delle Suore Tondini def. Regonati Aldo
07 MARTEDÌ
Ore 9
Parrocchia
def. Uccellini Giovanna –
Ore 16,30 Santuario def. Bassanini Maria e Pietro Bravi – Ore 18 Cappella delle Suore Tondini
def. Previ Vincenzo
08 MERCOLEDÌ
Ore
9
Parrocchia
def. fam. Bianchi e
Uccellini – Ore 16,30 Santuario def. Panzetti Agostino – Ore 18 Cappella delle Suore Tondini
def. Petrali Ambrogio
09 GIOVEDÌ
Ore 9
Parrocchia
def. con. Astorri Renato e Albertina – Ore 16,30 Santuario def. con.
Schiavi Giovanni e Rosina – Ore
18 Cappella delle Suore Tondini Ufficio defunti raccomandati dalla Pia Opera
del Suffragio
10
VENERDÌ, mem. S. Scolastica, vergine
Ore 9
Parrocchia
def. Mazza Giuseppina e
figlie – Ore 16,30 Santuario def. Bossi Emilia, Edoardo e figli – Ore 18 Cappella delle Suore Tondini
def. Mario e Rosa Ghidotti
11 SABATO, mem. Beata Vergine Maria di
Lourdes – 31a Giornata mondiale del
malato
Ore
9
Parrocchia
def. Angelo, Guido e
Francesco – Ore 15,00 S. Messa della Giornata del Malato - S. Messe festive
della vigilia: Ore 16,30 Santuario – Ore 18
Parrocchia
def. Iose Zanoncelli
ORE
17-18 TEMPO per le S. CONFESSIONI